Al Covo
Caratterizzato da un mood informale e curato il ristorante Al Covo si divide in due ambienti, uno più fresco e spiritoso, riservato ai lunch-break dei collaboratori Abacus e uno più caldo e tradizionale che ricorda una trattoria contemporanea, aperto anche al pubblico. L’interior design di Silvio Stefani ha interpretato le due anime del locale creando un dialogo tra gli ambienti, diversi ma comunicanti.
L’ampia sala riservata ai collaboratori Abacus ha un appeal più giovane, con tonalità che abbracciano varie sfumature di grigio abbinate a panche in legno naturale, botti che servono da tavolini d’appoggio nella zona del buffet e una parete a lavagna decorata con ricette scritte a mano e schizzi in tema. Regina della sala è un’Ape car bianca, utilizzata come elemento decorativo caratterizzante o per allestimenti particolari. Una libreria essenziale funge da divisorio ideale tra il banco di servizio e la sala da pranzo, arredata con lunghe tavolate pensate per ospitare più gruppi di persone.
L’illuminazione è affidata a un mix di lampadine di design e luce naturale proveniente dal grande lucernario circolare a soffitto, dal quale scende una scenografica composizione di piante a cascata. Altre piante decorative posizionate a terra danno un tocco botanical all’ambiente, rendendolo particolarmente accogliente. All’ingresso della sala si trovano altri due ambienti dalla forte connotazione simbolica: il primo adibito a cantinetta, con un tavolo riservato e un’ampia scelta di etichette tra cui scegliere, e il secondo dedicato alla produzione della pasta fresca, poi proposta nei menù giornalieri.
Una grande macina in pietra, posizionata come una scultura che allude alla materia prima e al lavoro dell’uomo, distingue l’ingresso della Pizzeria, aperta anche al pubblico.
L’ambiente ricorda un’allegra trattoria italiana, con un grande forno a legna per la pizza posizionato al centro della sala come un palcoscenico da cooking show. I colori dominanti vanno dal rosso al nero al grigio piombo, mentre il legno diventa protagonista delle pareti abbellite da un originale pattern di tronchi tagliati e accorpati tra loro.
Le colonne in mattoni faccia a vista seguono le pareti perimetrali creando delle panche dal sapore rustico arricchite da cuscini colorati. Anche in questo caso l’illuminazione proviene parzialmente da un secondo lucernario a soffitto, con piante a cascata, al quale sono stati aggiunti diversi punti luce artificiali per rendere ancora più accogliente e caldo l’ambiente.
- Crediti: Silvio Stefani, architetto. Clara Galanti, fotografie.











